Sarri – Chiffi, querela in arrivo? Non necessaria la richiesta di abolizione della clausola compromissoria – LA SITUAZIONE
Il mancato accoglimento del ricorso presentato dalla Lazio in merito alla richiesta dell’annullamento di una delle due giornate di squalifica comminate a Sarri per i fatti accaduti al termine di Milan – Lazio non è stato accolto con serenità dal tecnico biancoceleste. Nella conferenza stampa prima della gara di Europa League ad Istanbul Sarri aveva contestato il referto arbitrale di Chiffi ed aveva precisato di non aver mai proferito espressioni blasfeme. Quanto riportato dal direttore di gara secondo il Sarri va al di là dell’aspetto meramente sportivo e caratterizza in senso negativo la persona e non l’allenatore.
Per questo motivo Sarri starebbe pensando di ricorrere alla giustizia ordinaria e potrebbe querelare Chiffi per diffamazione. Il tecnico era stato molto chiaro “ho dato mandato ai miei legali che se ci fosse anche solo solo una possibilità su un milione di adire la giustizia ordinaria lo faremo”.
Contrariamente a quanto riportato da altre testate giornalistiche non c’è la necessità di chiedere alla FIGC l’abolizione della clausola compromissoria in quanto il giudizio atterrebbe alla legislazione penale e come di recente stabilito dalla Corte Federale d’Appello “Si osserva, peraltro, che la querela è un diritto strettamente personale, attribuito alla sola persona offesa, e come tale non può essere subordinato all’autorizzazione di terzi, con il rischio di un potenziale diniego”. La richiesta dell’abolizione della clausola compromissoria, pertanto, potrebbe essere fatto solo ed esclusivamente in via precauzionale onde evitare eventuali ripercussioni dal punto di vista sportivo.