Report, tanto rumore per nulla
E’ appena andato in onda su Report un approfondimento sul mondo del calcio sul quale erano preannunciati dei clamorosi retroscena sul coinvolgimento del DS della Lazio Igli Tare in possibili illeciti sia per la vendita di una società della scommesse Top Blast che ha sede in Albania, sia per l’acquisto del calciatore Vedat Muriqi.
Tanta attesa che però non è stata di certo ripagata visto il confezionamento del servizio molto vago, senza che quello che è stato affermato sul DS della Lazio fosse confermato da riscontri oggettivi tangibili. In primis bisogna precisare come sull’asserita vendita della società di scommesse Top Blast in favore del clan dei Martinadonna la Procura della Repubblica di Bari non ha mai messo indagato nè il Igli Tare nè suo fratello Genti. L’acquisto poi come precisato dalla trasmissione non è mai stato formalizzato. La Guardia di Finanza poi ha inviato però l’informativa secondo cui la società di scommesse albanese sarebbe stata sotto il controllo dei fratelli Tare, ma visualizzato il contenuto ed il procuratore di allora Pecoraro non ha ritenuto opportuno aprire un’inchiesta federale.
La considerazione che viene spontaneo fare è che se sia la Procura della Repubblica di Bari che la Procura Federale della F.I.G.C. non hanno mai indagato sul ruolo di Tare in questa vicenda come mai Report non ne tiene conto? Considerazione a margine che ci sentiamo in dovere di fare è che qualora l’agenzia di scommesse fosse riconducibile solo al fratello di Tare questo non costituirebbe alcun tipo di illecito da parte del DS della Lazio. Quello che è emerse è una ricostruzione confusa e maccheronica della vicenda che a livello mediatico potrà avere una certa risonanza, ma a livello giornalistico risulta essere lacunosa.
In merito poi all’acquisto del calciatore Vedat Muriqi abbiamo assistito ad un maldestro tentativo di insinuare qualcosa che poi non è stato detto a chiare lettere, ma è stato fatto capire. L’oscura manovra che ha portato il calciatore kosovaro che di certo non ha incantato in questa stagione è stata confermata solo da quanto riferito da Vincenzo Morabito. Il noto procuratore ha di certo rappresentato il pensiero di molti tifosi biancocelesti sulle qualità tecniche del centravanti ex Fenerbache ed a riferito una circostanza non confermata da alcun riscontro quale l’utilizzo di ben cinque intermediari per chiudere l’operazione. C’è da precisare come qualora fossero stati anche veramente cinque gli intermediari la cosa non sarebbe di certo vietata a livello formale se fossero rispettate tutte le normative in materia fiscale. In merito poi alla posizione di Gabriele Giuffrida che ha ricevuto il pagamento della commissione da parte della Lazio attraverso la sua società GG11 non abbiamo ben compreso il ruolo del fratello Valerio che in passato ha ricoperto il ruolo di sindaco supplente della Lazio Events società con cui Lotito gestisce i capitali del club. Pratica di certo non vietata, ma soprattutto come mai report non dice apertamente quello che ha lasciato intendere. Come mai confeziona dubbi ad arte e lascia cadere invece i riscontri oggettivi. Doveva essere l’inchiesta sul marcio che ci sarebbe nel mondo del calcio, ma invece alla fine è sembrata più la fiera dei luoghi comuni e del clamore mediatico per alzare l’auditel.