Lazio, analisi del cammino europeo
La Champions League della Lazio si è conclusa ieri sera, eliminata dopo la doppia sfida con il Bayern Monaco. I tedeschi erano nettamente favoriti alla vigilia ed hanno rispettato le attese: non c’è mai stata partita, ai bavaresi è servito il primo tempo dell’andata per archiviare il passaggio del turno.
La superiorità del Bayern è stata fin troppo evidente, ma la Lazio dal canto suo ha agevolato il compito regalando 3 dei 4 gol nella sfida dell’Olimpico. La sfida di ritorno è finita 2-1 per i campioni del mondo, con i gol di Lewandowski su calcio di rigore al 32′ e di Choupo-Moting nella ripresa; Parolo a 10’dal termine ha firmato il gol della bandiera.
Ampliando il discorso, il cammino europeo dei biancocelesti è stato ottimo, con un girone passato da imbattuta. La Lazio ha sfoderato le sue migliori prestazioni nei 2 match contro il Borussia Dortmund: a Roma i ragazzi di Inzaghi ha rifilato un sonoro 3-1 ai tedeschi grazie a Immobile, Akpa-Akpro e ad un autogol del portiere Hitz; anche in Germania i capitolini hanno fornito una grande prova portando a casa soltanto un punto nell’1-1 finale.
Nelle altre 2 trasferte del girone la Lazio ha dovuto fare i conti con le numerosissime assenze dovute al Covid che hanno dimezzato la rosa; nonostante ciò sono stati portati a casa 2 ottimi pareggi ( entrambi per 1-1) che hanno indirizzato già nel girone di andata la qualificazione.
Nelle gare interne la Lazio ha travolto 3-1 lo Zenit grazie a Immobile (doppietta) e Parolo e ha pareggiato 2-2 con il Club Brugge nella gara decisiva per la qualificazione all’ultima giornata del girone.