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Ciro Immobile su DAZN: “Vorrei chiudere la mia carriera alla Lazio”

Ciro Immobile, attaccante della Lazio e della Nazionale, è stato recentemente intervistato da Diletta Leotta per il suo programma, in onda su DAZN, “Linea Diletta”. Nel corso di questa intervista, andata in onda nella giornata odierna, l’attaccante biancoceleste ha manifestato l’intenzione di voler chiudere la propria carriera a Roma, con la maglia della Lazio.

Mi piacerebbe chiudere la carriera a Roma: la città è bellissima, ci troviamo benissimo e anche con la società ho un rapporto bellissimo, i tifosi mi amano. Quindi quando trovi questo equilibrio con la città, con la famiglia, è difficile poi andare via”.

Immobile ha poi parlato del suo rapporto con l’attuale allenatore dei biancocelesti, Simone Inzaghi, stuzzicato anche in merito all’episodio avvenuto in occasione della sfida contro il Parma, quando, dopo essere stato sostituito, mandò platealmente a quel paese il tecnico piacentino.

“Io e Inzaghi siamo cresciuti insieme a livello calcistico. Lui è nato da poco come allenatore, io ho raggiunto la maturità con lui, stiamo facendo un percorso bello insieme. Ci siamo divertiti, potevamo fare di più forse l’anno che abbiamo perso la Champions con l’Inter, però abbiamo vinto la Coppa Italia… Poi è ovvio che ci sono dei momenti di discussione, come con tutte le persone a cui si vuole bene: il litigio aiuta, è anche più forte, perché è vero. Al momento di quella sostituzione io ero arrabbiato perché ci tenevo a giocare, lui ci è rimasto male proprio per il rapporto che abbiamo, ma poi quelle cose lì son quelle che rafforzano il rapporto”.

Passando da un tecnico ad un altro, immancabile un riferimento anche a Klopp, suo allenatore ai tempi del Borussia Dortmund.

“A me piace sempre parlare di lui. A me sarebbe molto piaciuto lavorare con lui ma col vero Ciro, non con quello di Dortmund. Il suo Liverpool gioca un calcio spettacolare, divertente, quello che ha sempre cercato di fare lui. Lui è uno bravissimo a motivare, tanto cuore, uno tosto”.

E poi, ovviamente, non si poteva non affrontare il discorso Nazionale, parlando di un altro allenatore importante, come Roberto Mancini.

“Mi trovo bene con lui. All’inizio dicevano che non ci trovavamo bene, ma non era vero: cioè ho avuto problemi l’anno scorso, ho avuto qualche difficoltà con la Lazio, quindi era inevitabile avere problemi anche in Nazionale, anche perché la Nazionale tu vai 5 volte l’anno, vedi il mister pochissimo, serve tempo, lui mi doveva conoscere, io dovevo conoscere lui, adesso le cose sono migliorate e vanno benissimo. Abbiamo raggiunto risultati straordinari, abbiamo fatto 30 punti, è stato un percorso netto. Si è vista la passione della gente ritornare”.

Un altro calciatore in corsa per la maglia da titolare in Nazionale, nel ruolo di attaccante è Andrea Belotti, suo ex compagno di squadra nel Torino oltre che grande amico di Ciro. Un rapporto che non si è minimamente incrinato, tiene a sottolineare Immobile, nonostante questa sorta di concorrenza tra i due.

“Tra me e Andrea c’è un rapporto bellissimo: difficile avere un rapporto così nel mondo del calcio, anche se facciamo lo stesso ruolo… siamo stati in vacanza insieme l’anno scorso, alle Maldive, e siamo andati a pescare. Il centravanti azzurro per gli Europei? C’è una bella sfida, ci siamo alternati, abbiamo fatto gol entrambi, quindi va bene così. E’ giusto che ci sia anche un po’ di competizione, aiuta a far bene a tutti i costi: la concorrenza aiuta”.