“Omaggio a Paparelli” al Consiglio Regionale del Lazio
Si è svolto a Roma presso il Consiglio Regionale del Lazio nella Sala Mechelli l’evento “Omaggio a Paparelli” un convegno dedicato al tema della violenza negli stadi, bullismo e cyber bullismo a 40 anni dal tragico evento dello Stadio Olimpico; a presiedere il dibattito Giuseppe Cangemi (Vicepresidente del Consiglio Regionale) e Daniele Ognibene (consigliere regionale). Sono intervenuti Gabriele Paparelli, Matteo Marani (Sky), Riccardo Cucchi (Rai), Lionello Manfredonia, Franco Peccenini e Massimo Piscedda. Tanti i presenti in sala, per la Polisportiva Lazio la Sezione Motociclismo con il Presidente Mario Notari, il Team Manager Luca Lommi e Giovanni Lando Fioroni; per il tifo organizzato presente il Gruppo Gate 51 che per salutare in maniera affettuosa Gabriele ha esposto una gigantografia con il ritratto del papà Vincenzo; tra i presenti anche Gian Luca Mignogna e Paolo Peroso grandi laziali strettamente legati alla storia biancoceleste.
Si comincia con un commovente video di Sky prodotto da Matteo Marani con l’annuncio alla Domenica Sportiva di Tito Stagno ed alcune immagini dell’epoca unite ad una bella intervista a Gabriele. Fa seguito un video messaggio di Giampiero Galeazzi: “… quella di Vincenzo Paparelli sembra quasi una tragedia greca, onore al figlio che porta il nome del papà in giro come simbolo. Vi prego di mantenere sempre nel vostro cuore la voglia di ricordare Vincenzo, per noi l’ultimo emblema di un calcio gioioso e tranquillo che ora non c’è più. Con la sua storia dobbiamo trovare la volontà di andare avanti. Basta con la maleducazione e la cattiveria della gente!”.
“Sono commosso – apre così il convegno Giuseppe Cangemi – perché da laziale il ricordo di Vincenzo Paparelli mi ha accompagnato per tutta l’adolescenza… Le istituzioni hanno il dovere di ricordare quanto successo, quel tragico evento ha cambiato anche i tifosi che si sono susseguiti nel tempo allo stadio. Il nostro ricordo, oggi in questa aula, è per noi un vanto. Questa iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di lotta al bullismo che stiamo portando avanti proprio insieme alle società di calcio professionistiche della nostra regione: Lazio, Roma e Frosinone”.
La parola passa a Daniele Ognibene: “Quando si è avvicinato il 28 ottobre ci siamo detti che era nostro dovere come istituzione ricordare Vincenzo Paparelli, c’è stata subito una grande disponibilità per questa iniziativa inserita nella tematica della lotta alla violenza… Bisogna rendere giustizia a Paparelli che non è morto solo quel giorno di 40 anni fa: muore ogni volta che si leggono in giro per la città quelle scritte infamanti. Si combatte con le azioni condivise con i giovani, giorno dopo giorno insieme alle istituzioni; con gli organi di stampa e con le televisioni, che ci devono aiutare in questo percorso… I giovani hanno bisogno di storie positive: i grandi campioni, gli sportivi, non sono giudicati solo per la prestazione che offrono; vengono giudicati anche per quello che fanno fuori dal campo, possono essere un veicolo etico importante… Spesso consideriamo gli stadi una zona franca, ma ormai gli strumenti tecnologici ci permettono di individuare con precisione i responsabili di ogni atto deplorevole. Oggi è una giornata di profonda riflessione per non dimenticare Vincenzo”.
Daniele Ognibene e Gabriele Paparelli
Toccanti le parole di Gabriele Paparelli: “Vi ringrazio tutti per la presenza, per me è un giorno importante… da trent’anni cerco di agire nel mio piccolo, con interviste e interventi… Amo questo sport, amavo mio padre e non mi va giù che debba essere morto per una partita di pallone. Non riesco a conviverci, è più forte di me; devo far capire che allo stadio si va con la testa, per tifare, per vivere una giornata di spensieratezza: allo stadio si va per divertirsi, per rilassarsi e, perché no, anche per sfottere l’avversario… Questi sforzi che, con tanta tristezza, sto compiendo da anni, oggi si stanno amplificando grazie alla Regione Lazio, ringrazio per questo Giuseppe Cangemi e Daniele Ognibene. Se amiamo il calcio, dobbiamo difenderlo da qualche cretino che cerca di rovinarlo… questo è importante. Negli stadi non deve esserci più violenza o razzismo: certe persone devono star fuori dal calcio. Non debbono appartenere alla nostra storia ed ai nostri valori… Basta violenza negli stadi, andiamo a vedere le partite con un panino con la frittata come si faceva all’epoca”.
Seguono gli interventi degli altri ospiti, una giornata della memoria, un convegno dedicato a Vincenzo Paparelli ma anche per discutere del delicato tema della violenza negli stadi oggi attuale più che mai. Un fenomeno da combattere insieme a tutti gli attori coinvolti: società sportive, istituzioni, media e tifo organizzato sono – devono! – essere più forti di quei pochi che cercano di rovinare questo che è, e resterà per sempre, il gioco più bello del mondo. Nessuno uccida più Paparelli!
S.S. Lazio Motociclismo e l’avvocato Gian Luca Mignogna