Riscritta la storia della Lazio Calcio a 5: è nata nel 1993
Un campionato e quattro Coppa Italia. È questa la bacheca dei trofei della Lazio Calcio a 5, una delle tante sezioni della Polisportiva biancoceleste. Una storia importante e tutta da raccontare, soprattutto quando questa viene riscritta nel suo aspetto più importante: la data di nascita. Quest’ultima infatti veniva erroneamente datata nel 1996, ma, grazie ad una rilettura testimoniale del giornalista Maurizio Martucci, figlio del primo presidente dei laziali, è possibile retrodatare al 1993 la nascita del futsal capitolino. Insomma, un modo per ripercorrere le fasi antecedenti alla fondazione, che hanno visto i primi dirigenti Luigi Martucci, Sergio Lupi e Nino Pandolfi protagonisti negli anni in cui il calcetto in Italia iniziava a muovere i primissimi passi.
STORIA – La S.S. Lazio Calcio a 5 nasce a Roma nel 1993, ma il nucleo storico dei suoi fondatori affonda le radici nella metà degli anni ’80, agli albori del primordiale calcetto giocato sui campi di terra rossa nei circoli capitolini di tennis. Erano i tempi di Nicola Pietrangeli, Pino Wilson Michele Plastino e della Coppa dei Canottieri ideata dal Circolo Canottieri Lazio. L’ossatura della prima dirigenza laziale proveniva dall’esperienza maturata nella Sport House, sodalizio nato nel 1984 per idea di Sergio Lupi, titolare dell’omonimo negozio di articoli sportivi di Piazzale di Porta Pia, ai tempi in cui primeggiava la Roma Barilla fondata da Ettore Villa, figlio del presidente Dino. Lupi era affiancato da Nino Pandolfi, orafo di professione, e da Luigi Martucci, un dirigente d’azienda e padre del giornalista Maurizio Martucci. Nella Sport House giocarono anche Alessandro Paoletti, prelevato in Serie C2 dal Celano, dopo le giovanili nella Lazio con Francesco Dell’Anno, e Francesco Tomeucci, proprietario del noto bar di Viale Europa all’Eur. E tra l’altro, la prematura scomparsa di quest’ultimo, è stata salutata da uno striscione in Curva Nord. Nella stagione 1990/91 il club allenato da Maurizio Salustri arrivò quarto in Serie A nell’anno del tricolore della Roma RCB (Robore Certamus Bellum). Tra gli allenatori anche Arnaldo Ercoli, un dentista romano, figlio di Andrea Ercoli, presidente della sezione calcio negli anni 40 e ’60 e Vito D’Amato.
I PRIMI PASSI E LA RIFONDAZIONE- Usufruendo del titolo sportivo ereditato, nel 1991, Lupi, Pandolfi e Martucci fondavano l’Ericsson Sielte, in cui figurava l’ex difensore della Primavera laziale Fulvio Egidi e che aveva in Massimo Quattrini l’indiscusso fuoriclasse. Il neonato club, nel 1992 e nel 1993, riesce ad arrivare alle finali nazionali poule scudetto, giocate al Centrale del Tennis al Foro Italico di Roma, finendo rispettivamente secondo e terzo. La stessa dirigenza di Sport House e dei vice Campioni d’Italia dell’Ericsson Sielte fondava nel 1993 la S.S. Lazio Calcio a 5, iscritta al Campionato nazionale di Seria A con Luigi Martucci nella carica di primo presidente. Nella stagione sportiva d’esordio 1993/94 la maglia della prima squadra di futsal era marchiata Umbro, identica a quella indossata nella stagione precedente dalla sezione calcio, e con al centro lo sponsor dell’azienda di spedizioni internazionali Zust Ambrosetti. Della società erano anche una formazione Under 18 e una sezione femminile di Calcio a 5, dove la stella era Elisabetta Vignotto. Come un fulmine a ciel sereno arriva la cessione del titolo e l’assorbimento con il Torrino Sporting Club, allenato da Alessandro Nuccorini, poi commissario della Nazionale italiana di Calcio a 5. Nel 1996 però la S.S. Lazio Calcio a 5 è stata rifondata, con la gestione dirigenziale di Roberto Sordini, Fabio Cragnotti e Fabio Quaglia.